Per festeggiare il trentennale della loro carriera gli stilisti Dolce & Gabbana hanno scelto Napoli come luogo dell’evento. Evento sì e a più livelli, non solo stilistico ma anche mediatico e purtroppo polemico. Ultimamente le polemiche per qualsiasi cavolo si faccia in qualsiasi parte del mondo non mancano mai e io vorrei rispondere a tali polemiche. Nonostante io non sia stato a volte d’accordo con alcune infelici dichiarazioni dei due stilisti, sono davvero onorato che abbiano scelto la mia città come sede per festeggiare il loro anniversario di carriera. Napoli in questi giorni è ammirata praticamente da tutto il mondo e per una volta se ne parla a livello mondiale non per fatti di camorra ma per un evento culturale, perchè per me la moda è anche cultura, nonostante io non la segua per nulla. I due stilisti hanno elargito al comune fior di quattrini, risarcendo anche quei negozianti che per forza di cose son dovuti restare con la saracinesca abbassata: tranquilli, dopo questo evento i vostri affari saliranno alle stelle. I due stilisti hanno pagato gli straordinari dei vigili e dei netturbini di tasca loro, facendo risparmiare al comune davvero tanto. Ma la questione dei soldi è solo un fatto marginale: io credo che far diventare Napoli per alcuni giorni capitale della moda sia stato un evento davvero unico per la mia città, che probabilmente non si ripeterà ma almeno in questi giorni ce la siamo goduta. Napoli fortunatamente non è solo camorra, Napoli è arte, Napoli è vita, Napoli è cuore, Napoli è affetto, Napoli è sole e mare e pizza, Napoli è Napoli e con questo evento è stato ampiamente dimostrato. E a quelli che devono sempre vedere il marcio in qualsiasi cosa succeda in Italia o nel mondo, vorrei dire di venire a Napoli e farvi una pizza: vedrete che il mondo poi vi sorriderà, citando il mitico Pino Daniele.
