L’isola di chi non sa stare al mondo

Ieri un mio amico ha portato alla mia attenzione la lite sui social che si sta consumando tra Vladimir Luxuria e Francesco Benigno, rispettivamente conduttrice e concorrente dell’attuale edizione de “L’isola dei famosi”. Ovviamente l’argomento è lo stato di transizione di Luxuria da parte di Benigno, che deve la sua breve fama a un meraviglioso film dal titolo “Mery per sempre” proprio con una protagonista transessuale. Non conosco la situazione economica di Benigno, immagino non sia rosea per aver dovuto partecipare a sta roba, né so cosa sappia sull’argomento ma credo che l’ignoranza non sia più una giustificazione per legittimare certe affermazioni o comunque modi di agire e dire. Benigno forse dovrebbe capire che il mondo è andato avanti e che c’è posto per tutti, forse un po’ meno per chi come lui vuole farsi spazio quando la tana dove è rimasto inosservato per tutti questi anni è il posto più adatto a uno del suo livello.

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Lighter

Sono sempre più convinto che il circuito dance in questo 2024 darà molte soddisfazioni, come mi testimonia il singolo “Lighter” del duo svedese dei Galantis. Qui i due produttori si avvalgono della collaborazione del dj e produttore David Guetta e della band dei 5 Seconds to Summer, infatti la canzone risulta scritta da tutti loro. Non è la prima volta che i Galantis e Guetta collaborano, tre anni fa assieme alle Little Mix produssero la hit “Heartbreak anthem” e quindi si spera di bissare quel successo. “Lighter” risulta molto orecchiabile e radiofonica, si presta bene per diventare una hit ma, nonostante sia stata pubblicata a inizio Marzo 2024, stenta un po’ a decollare. Al momento ha raggiunto la posizione #1 solo in Svezia. dove i Galantis sono di casa, vediamo come procede e se diventerà una hit che in Italia ci porteremo per tutta l’estate che sta per arrivare. A me è piaciuta molto, spero abbia il successo che merita.

Voto alla canzone: 7,5

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Figuracce rosse

Continuano le figure di merda del generale Roberto Vannacci, che non perde occasione per ricordarci quanto sia mentalmente limitato. Secondo il neocandidato della Lega alle elezioni europee le persone coi capelli rossi non sarebbero normali, frase pronunciata durante la trasmissione “Quarto potere” perchè statisticamente gli italiani rossi di capelli sono molti di meno. Evidentemente il generale durante le lezioni di biologia alle superiori dormiva o faceva altro, sempre ammesso che sappia leggere. Si è fatto sentire subito il ciclista Alessandro De Marchi, maglia rosa al Giro d’Italia nel 2021 e rosso di capelli che sui social ironizza sulle affermazioni di quel coso lì. I tratti somatici degli italiani in realtà sono abbastanza vari: capelli biondi. capelli scuri, occhi verdi, blu o castani e anche capelli rossi, che sì sono statisticamente di meno per una componente genetica ma rientrano nella normalità più ordinaria in assoluto. S evolete votare alle prossime europee un cretino del genere, siete liberissimi di farlo, sappiate però che siete tutto tranne che normali e non sto parlando del colore dei vostri capelli.

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Il regime che non c’è

Non avevo ancora parlato del caso Bortone e Scurati perché stavo aspettando ulteriori sviluppi, che non sono tardati ad arrivare. Riassunto delle puntate precedenti. Il monologo dello scrittore e giornalista Scurati alla trasmisisone “Che sarà” della Bortone su Rai 3 è stato annullato, la Bortone spiega sui social che tale annullamento è stato voluto dai vertici RAI, questi ultimi nella figura dell’amministratore delegato Roberto Sergio affermano che è stato Scurati a non voler andare più. Fatto sta che adesso la Bortone rischia grosso per danno di immagine verso l’azienda e la parola dell’uno è contro quella dell’altro quindi non si capisce una beata mazza. Una cosa però forse si capisce: da quando son cambiati i vertici accadono sempre più queste cose nella tv di Stato ma tutti ci tengono a dire che non siamo assolutamente in regime: certo, e io sono eterosessuale e anoressico.

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Baby Reindeer

Londra 2015. Donny (Richard Gadd) è un barista in un pub e aspirante comico. Un giorno nel pub entra Martha (Jessica Gunning) e vedendola in difficoltà Donny le offre del the. Da allora Martha comincia ad avere una vera ossessione per Donny, pedinandolo, controllandolo e arrivando a minacciare le persone a lui care.

“Baby Reindeer” è una miniserie britannica del 2024 ideata, sceneggiata e interpretata da Richard Gadd. Si basa sullo spettacolo di Gadd ispirato a fatti che realmente gli sono accaduti e che lo hanno segnato profondamente. “Baby Reindeer” si presenta come una miniserie tragicomica, con elementi che fanno riflettere mischiati ad altri che fanno sorridere. In realtà la miniserie è molto più di questo: è un vero thriller psicologico, un viaggio nella mente umana a più livelli. Se da un lato la personalità disturbata della stalker Martha, interpretata dalla bravissima Jessica Gunning, è chiara fin da subito, dall’altro è la complessa personalità di Donny ad essere oggetto di interesse, compreso il suo ingarbugliato orientamento sessuale. “Baby Reindeer” affronta quindi argomenti come la depressione, il rapporto tra genitori e figli, fino a sfociare nella violenza sessuale: quindi non è proprio quello che ti aspetteresti da un comico e non oso immaginare con quale stato d’animo Richard Gadd abbia raccontato tutto ciò nel suo show. 

Richard Gadd è il protagonista indiscusso e il suo malessere è ben visibile, anche se come attore non mi ha convinto molto, al contrario di Jessica Gunning che ha reso Martha davvero credibile e inspiegabilmente affascinante. Il resto del cast per me è completamente sconosciuto, anche se mi ha colpito l’interpretazione di Nava Mau nel ruolo di Teri. Non ho informazioni a livello tecnico come trucco, costumi e colonna sonora ma devo dire che la fotografia in alcune scene ha giocato un ruolo fondamentale.

“Baby Reindeer” è composta da 7 puntate, che sono state caricate sulla piattaforma Netflix l’11 Aprile del 2024 riscuotendo un ottimo successo di critica e pubblico. Anche Stephen King ha elogiato la miniserie, paragonandola al suo “Misery non deve morire” e pare che la vera Martha voglia fargli causa, non ho capito per quale motivo ma a questo punto non mi stupirei affatto. Ben scritta, ben interpretata, ben diretta, forse non proprio facile da vedere e metabolizzare ma ne vale la pena.

Voto al telefilm: 9

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Colpevoli fino a prova contraria

La notizia del giorno è l’arresto per corruzione ai domiciliari del governatore della Liguria Toti. Subito si è fatto sentire Felpaman, commentando con l’arguzia che lo contraddistingue da sempre. Infatti ha dichiarato “Anche io sono sotto processo e rischio la galera per aver impedito gli sbarchi”. Veramente io ti metterei in galera solo per il fatto di respirare il mio stesso ossigeno ma attendo comunque fiducioso il giorno il cui la giustizia calerà la sua mannaia in maniera inesorabile.

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Bernard Hill

Ieri sera ho letto della scomparsa a 79 anni dell’attore Bernard Hill. Fors eil nome non vi dirà molto perché lo ricorderete sicuramente nei panni di Re Theoden nel secondo e terzo film dela trilogia de “Il signore degli anelli”: ruolo reso meravigliosamente e per il quale avrebbe meritato per me di essere candidato a vari premi. Ma lo ricorderete anche con l’uniforme del capitano nel film “Titanic”, forse il ruolo con cui ha catturato l’attenzione dle pubblico. Ma Bernard Hill ha recitato in molti film: “Ghandi”, “Il Bounty”, “Spiriti nelle tenebre”, “Sogno di una notte di mezza estate”, “Gothika” ed era tra i doppiatori originali del film “ParaNorman”. Da qualche anno non era più sul grande schermo e non è mai stato un attore perseguitato dai paparazzi. Un interprete davvero bravo e raffinato, un vero signore sia nella vita che in celluloide. Lunga vita al re!!!

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Vulgar

Ok, penso sia arrivato il momento din una nota molto dolente per me: parlare di “Vulgar”, la canzone di Sam Smith in duetto con Madonna. Scritta dai due assieme a Ryan Tedder dei One Republic e altri autori assortiti, la collaborazione tra Madonna e Smith comincia alla cerimonia dei Grammy, in cui la cantante ha presentato il collega assieme a Kim Petras e da lì l’idea di un brano assieme. Da quel che ne son, pare sia stata scritta in fretta e in furia e il risultato si sente: “Vulgar” è pura cacofonia, un pezzo lontano anni luce sia dall’intera discografia anche recente di Madonna che dei meravigliosi pezzi con cui Sam Smith si è fatto conoscere all’inizio per poi cadere in un circolo vizioso, in cui la cosa più importante non è la musica, non è la scrittura bensì i pronomi coi quali bisogna rivolgersi a lui. Pubblicata come singolo a Febbraio 2023, “Vulgar” è andata abbastanza male in quasi tutti i Paesi dove è stata pubblicata, l’Italia non è pervenuta in quanto per fortuna è passata per pochissimi giorni in radio per poi sparire sia dalla rotazione che dai ricordi di chi come me ha avuto la sfortuna di ascoltarla. Per me Madonna dovrbebe scegliere meglio le collaborazioni e poco importa se si tratti di artisti vincitori di Grammy: è quello che trasmette che definisce un vero artista, non di certo i suoi trofei. PEr me una delle cose più brutte, manco una canzone, che io abbia mai ascoltato e che mi fa rimpiangere quel ragazzo, che circa 10 anni fa aveva incantato il mondo con la profondità dei suoi testi, e che mi fa dispiacere per la mia Madonna, perchè non meritava affatto tutto ciò. E meno male che non abbiano mai fatto un video!

Voto alla canzone: 0

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Effetti incontinenti

Credo abbiate letto della notizia dei jeans con l’effetto pipì ideati da Jordan Bowen e Luca Marchetto. Il capo d’abbigliamento costa appena 610 dollari ma la cosa triste è che siano già sold out. Ecco, il problema per me è proprio questo, non che siano stati ideati, creati e messi sul mercato. Sono sempre più convinto che meritiamo l’estinzione.

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Fallout

In un 2077 distopico, in cui la società ha l’estetica degli anni ’50, esplode una guerra nucleare che rade al suolo quasi l’intero pianeta e alcune persone si riparano in rifugi antiatomici detti Vault promossi da una grossa società. Quasi 220 anni dopo nei Vault le società sono progredite e vivono nella speranza di ricolonizzare il pianeta. Nel Vault 33 però il soprintendente Hank (Kyle MacLachlan) viene rapito da un gruppo di terroristi della superficie e toccherà alla figlia Lucy (Ella Purnell) uscire dal Vault e partire alal sua ricerca. Durante questo viaggio incontrerà il soldato Maximus (Aaron Moten) e il Ghoul (Walton Goggins), un ex attore mutato dalle radiazioni e che vive come cacciatore di taglie.

“Fallout” è una serie televisiva statunitense del 2024 ed è la trasposizione televisiva dell’omonima serie di videogiochi. Premessa importante: non ho mai giocato ad alcun titolo della saga di “Fallout”, ragion per cui parlerò del telefilm senza fare paragoni col videogioco. L’incipit è stato importante, con la prima scena ambientata in questa società dove tutto ricorda gli anni ’50, dai vestiti all’arredamento, dalla musica al modo di vivere. Dopo si fa un salto di quasi 220 anni con il pianeta completamente devastato ma qualcosa nello spirito cambia di brutto. La trama è abbastanza semplice, ogni personaggio ha una propria missione da compiere, o almeno quasi tutti, ma la drammaticità della prima scena cede il passo a una sorta di black humor un po’ fuori luogo secondo me. Il pianeta è ridotto a un cumulo di macerie, gli esseri umani chelo popolano in superficie sono menefreghisti e violenti, quelli del sottosuolo pacifici ma con troppi segreti celati: quindi tutta questa ironia stona un po’ con tutto ciò che circonda i protagonisti. E un eventuale monito nei confronti degli armamenti nucleari viene accantonato praticamente da subito, mentre a mio avviso si sarebbe potuto incentrare di più sull’argomento. La storia mi ha annoiato parecchio in più momenti, in altri ha suscitato il mio ineteresse e forse è stata anche questa discontinuità a non farmi gridare al capolavoro come invece hanno fatto molti. A vederlo così mi pare che l’ispirazione sia il film “28 giorni dopo”. ho trovato molte cose in comune col film tranne per questa ironia davvero fuori luogo.

Il cast non mi ha convinto quasi per niente. Se il personaggio del Ghoul interpretato da Walton Goggins affascina ed è l’unico con un certo background di cui vediamo spesso i flashback, gli altri sono abbastanza piatti e con poco spessore: Lucy, interpretata dalla per me sconosciuta Ella Purnell, viene presentata come un’esperta di autodifesa ma sembra che queste sue doti vengano messe in atto solo nella prima puntata. Il personaggio di Maximus, interpretato dal quasi inespressivo Aaron Moten, risulta un personaggio davvero piatto quando in realtà c’era tanto da raccontare. Una sorpresa è stato Norm, il fratello di Lucy interpretato da Moisés Arias che col passare delle puntate compie una bella evoluzione e probabilmente uno dei personaggi da tenere d’occhio. Per il resto del cast segnalo solo la presenza di Kyle MacLachlan ma nulla di così ecltatante. Bene la scenografia di Howard Cummings   e i costumi di Amy Westcott, non so quanto abbiano rispecchiato quelli del videogioco ma mi hanno convinto.- Bene anche trucco ed effetti speciali e pollice in su per la colonna sonora firmata da Ramin Djawadi, ma lui per me è una garanzia, e ottima la scelta dei brani provenienti dagli anni ’40 e ’50.

La prima stagione di “Fallout” è composta da 8 episodi che sono stati caricati su Prime Video il 10 Aprile 2024, registrando ottimi dati di ascolto tanto che al momento è la seconda serie più vista di sempre sulla piattaforma. Visto l’enorme successo riscosso è stata già confermata una seconda stagione, che io guarderò comunque sperando mi prenda di più della prima.

Voto al telefilm: 6 –

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